Violenza sessuale: la Cassazione chiarisce la rilevanza del contatto corporeo anche di breve durata

La Corte di Cassazione, terza sezione penale, ha emesso una sentenza che stabilisce importanti principi in merito alla configurabilità del reato di violenza sessuale, anche in presenza di contatti corporei di breve durata o qualora la vittima sia riuscita a sottrarsi all’azione dell’aggressore. Secondo la Suprema Corte, risulta “indifferente che il contatto corporeo sia di breve durata” e che “lo sfioramento o il toccamento repentino e insidioso integrano sempre la fattispecie della violenza sessuale”, anche se protrattisi per pochi secondi.
Queste motivazioni sono alla base dell’annullamento della sentenza di assoluzione emessa in grado di appello, confermativa di una precedente decisione di primo grado, nei confronti di Raffaele Meola, ex sindacalista della CISL operante presso l’aeroporto di Malpensa. L’uomo era stato denunciato dalla hostess Barbara D’Astolto, la quale si era rivolta a lui per problematiche relative a presunto mobbing sul luogo di lavoro e che, secondo quanto ricostruito nel corso dei procedimenti giudiziari, avrebbe subito contatti fisici non consensuali.
Le precedenti decisioni assolutorie si fondavano sulla considerazione che, nonostante i “toccamenti repentini”, l’imputato non fosse stato ritenuto colpevole di alcuna forma di violenza tale “da porre la persona offesa in una situazione di assoluta impossibilità di sottrarsi alla condotta”. Era stato evidenziato che l’episodio si era esaurito in un arco temporale compreso tra i 20 e i 30 secondi, una “finestra temporale” che, secondo i giudici di merito, avrebbe consentito alla vittima “anche di potersi dileguare”.
La Corte di Cassazione, nel suo provvedimento di sei pagine, ha censurato tale impostazione. I giudici di legittimità hanno osservato che i giudici d’appello “hanno immaginato che la durata del contatto escludesse l’insidiosità del gesto”, concludendo che tale ragionamento è da considerarsi “fallace”. Con questa decisione, la Cassazione riafferma che la brevità di un contatto fisico non consensuale non ne esclude automaticamente la natura sessualmente violenta né la sua insidiosità.
Fonte: https://tg24.sky.it/cronaca/2025/06/17/violenza-sessuale-sentenza-30-secondi-cassazione