Parità di genere negli appalti, la giurisprudenza chiude la porta all’avvalimento: la certificazione non si può “prestare”

La spinta verso una reale parità di genere nel mondo del lavoro, incentivata dal PNRR e recepita nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici, ha introdotto un meccanismo premiale fondamentale negli appalti: l’assegnazione di un punteggio aggiuntivo per le aziende in possesso della certificazione della parità di genere. Questo ha sollevato un quesito giuridico cruciale per gli operatori economici, ovvero se sia possibile, per un’impresa che ne è sprovvista, ricorrere all’istituto dell’avvalimento per ottenere i benefici premiali legati a tale certificazione. La risposta, consolidata da autorevoli prese di posizione, è un netto no. Una delle sentenze più significative in materia, quella del TAR Toscana n. 1026/2023, ha stabilito che la certificazione sulla parità di genere, disciplinata dalla prassi UNI/PdR 125:2022, non è un requisito che può essere “preso in prestito” da un’impresa ausiliaria. La ragione risiede nella natura stessa della certificazione, la quale non attesta il possesso di una risorsa materiale o di una capacità tecnica, bensì riflette l’organizzazione interna, la cultura aziendale e le politiche strutturali di uno specifico operatore economico. Si tratta, quindi, di un elemento soggettivo e intrinseco, strettamente connesso all’identità dell’impresa concorrente e non trasferibile. Questo orientamento è stato poi confermato anche dall’Autorità Nazionale Anticorruzione con la delibera n. 528 del 21 novembre 2023, che ha ribadito come consentire l’avvalimento snaturerebbe la finalità della norma, volta a premiare un cambiamento concreto e non a creare un mercato di “prestito di virtù”. Le stazioni appaltanti, sulla base del Decreto Legislativo 36/2023, sono dunque tenute a considerare la certificazione unicamente se posseduta direttamente dal concorrente, garantendo che l’incentivo produca effetti reali e non diventi una mera formalità burocratica.
Fonte: https://biblus.acca.it/notizie/certificazione-sulla-parita-di-genere-avvalimento-si-o-no/