Violenza economica: un dramma ancora attuale
Nel 2024 ci sono ancora donne che non possono decidere come utilizzare il proprio stipendio. Il partner glielo impedisce, nascondendo l’ammontare delle risorse economiche familiari e vietando loro di sapere come vengono spese. Secondo l’Istat, il 40% delle donne che si rivolgono ai centri antiviolenza subisce quella che viene definita violenza economica. Una forma di abuso che va oltre l’aspetto finanziario, generando profonde ferite psicologiche.
Fuori dai centri antiviolenza, l’Ipsos ha rilevato che una donna su due ha subito almeno una volta violenza economica all’interno della coppia. Per le donne separate o divorziate, il dato è ancora più drammatico: quasi 7 su 10 ne sono vittime.
Nonostante la gravità di questa forma di abuso, solo il 59% degli italiani la considera “molto grave”. Eppure, le sue conseguenze sono devastanti, soprattutto per le donne più vulnerabili che sono le casalinghe, il 41% vittime, le lavoratrici in nero per il 32,9% e le disoccupate per il 30,6%.
La situazione non cambia molto per le donne che hanno un lavoro regolare. Sorprende e indigna sapere che il 16% delle donne con un lavoro regolare subisce comunque violenza economica: una donna su sei non ha accesso al proprio stipendio.
La violenza economica resta una piaga subdola e spesso invisibile, ma è una delle forme più gravi di controllo e oppressione. Riconoscerla e affrontarla è essenziale per costruire un futuro di vera libertà per tutte le donne.