Suore denunciano alla giustizia civile il vescovo per violenza di genere

Le monache di clausura del convento di San Bernardo a Salta in Argentina alcuni mesi fa hanno denunciato l’arcivescovo locale per violenza di genere, ricorrendo al tribunale civile. Attualmente si trova agli arresti domiciliari dopo la sentenza di colpevolezza emessa alcuni mesi fa. 

Le suore di Salta hanno sporto denuncia per i maltrattamenti che subivano da anni, per la violenza psicologica, per le minacce, per il taglio delle risorse. Il giudice argentina ha così disposto la sorveglianza della polizia nel convento, ordinando che le autorità dell’arcidiocesi non potessero avvicinarsi alla struttura.

Intanto Papa Francesco ha spedito in loco, a Salta, un avvocato di sua fiducia per evitare che esplodesse un nuovo caso giudiziario.

Nei giorni scorsi è stato reso pubblico l’accordo firmato tra la Priora del Monastero delle Carmelitane Scalze e l’arcivescovo Mario Antonio Cargnello. Il comunicato diffuso dalla congregazione dei religiosi recita: «Questo accordo è il frutto dello spirito di conciliazione che le parti hanno dimostrato rispondendo all’appello lanciato dal Santo Padre Francesco attraverso il dottor Javier Belda Iniesta, che aveva nominato suo Delegato per aiutare a ristabilire il dialogo fraterno tra le due istituzioni, sempre nel rispetto dell’autonomia del mondo secolare e delle competenze proprie del Vescovo». Ora la mediazione andrà avanti nel silenzio, ma le suore in parte hanno già vinto la loro battaglia di principio, essere ascoltate. Ad aprile 2023 il Garante «riferirà sull’effettivo adempimento degli accordi sottoscritti».