Violenza sessuale, la Cassazione stabilisce che è colpevole anche chi filma senza partecipare

La Corte di Cassazione ha raggiunto una sentenza che di fatto riterrà colpevole chiunque partecipi, non solo attivamente, ad un abuso. La Corte di Cassazione ha infatti deciso di punire anche chi filma una violenza sessuale, pur senza partecipare. Nella fattispecie, la Corte ha confermato l’accusa di violenza sessuale di gruppo per una ragazza di 23 anni, accusata di aver filmato gli abusi subiti da un ragazzo disabile. La Cassazione ha stabilito la colpevolezza della ragazza, in quanto la violenza sessuale di gruppo non prevede “la necessità che ciascun compartecipe ponga in essere una attività tipica di violenza sessuale”. Inoltre, “la realizzazione di un contributo ‘morale’, da parte del concorrente nel reato che non realizza l’azione tipica” è da considerare, spiega la Corte, “una condotta di partecipazione”. La sentenza arriva in risposta all’opposta linea difensiva della ragazza, in cui i legali sostenevano che il comportamento dell’assistita fosse “una mera adesione morale a un progetto criminoso altrui, come tale penalmente irrilevante”. Alla ragazza, insieme al branco protagonista della violenza, è stata disposta una misura cautelare. Inoltre ha l’obbligo di firma in attesa del processo definitivo. Una sentenza storica, che crea un precedente importante, chiunque assista ad un abuso, non può rimanere inerme davanti ad una atrocità del genere.