Molestie e abusi sulle donne nel settore pubblicitario

Un’intervista choc rilasciata da Massimo Guastini a Monica Rossi sta facendo discutere l’intero mondo della pubblicità italiana e non solo. Massimo Guastini è un pubblicitario dal 1983, co-fondatore dell’agenzia Cookies & Partners, artefice di moltissime campagne pubblicitarie nazionali di successo, tra cui quelle di eBay, Jaguar, PayPal, EasyJet, Siemens, Il Sole 24 Ore, Badedas, Champion, Abbey National Bank, Yamaha. Per due mandati è stato anche il Presidente dell’Art Directors Club Italiano (ADCI), che è l’associazione che da quasi 40 anni riunisce i migliori professionisti nel campo della comunicazione pubblicitaria in Italia.

Secondo Guastini, Pasquale Diaferia, altrettanto famoso pubblicitario, conosciuto per la famosa campagna “Toglietemi tutto, ma non il mio Breil”, e ideatore di altre campagne nazionali per noti marchi come Barilla, Moschino, Olivetti, Panorama, sarebbe un molestatore e abusatore seriale di giovani e meno giovani colleghe pubblicitarie o tirocinanti.

Andando più nello specifico, e riportando parte dell’intervista:

Massimo Guastini: io ho intuito che nel vostro mondo, il mondo della pubblicità, attualmente ci sia un problema di molestie sessuali. È così?

Sì, è proprio così.

E di uno di questi molestatori seriali conosciamo bene il nome e il cognome: Pasquale Diaferia.

La questione è tornata d’attualità recentemente visto che è stato nuovamente invitato dall’ADCI a fare il mentore. Vale a dire incontrare giovani professioniste del settore pubblicitario per valutarne il talento ed eventualmente favorirne l’ingresso nel mondo del lavoro. Ruolo e funzione per i quali servirebbero, secondo me, requisiti morali estranei a Diaferia. Perché nel ruolo di mentore dovremmo mostrare il meglio del nostro lavoro e non il peggio dell’essere umano.

Ma è un caso isolato?

No, non lo è.

Potrei parlarti di una famosa chat in cui diversi uomini catalogavano e davano i voti chi al culo, chi alle tette, chi alle gambe di queste giovani stagiste che potevano essere le loro figlie.

[…]

Ma chi è Pasquale Diaferia?

Posso dirti che quando venni eletto presidente ADCI nel 2011 firmò un articolo molto generoso nei confronti della mia candidatura che si intitolava “Il peso delle idee”.

Ma aveva già molestato la mia stagista sicché mi guardai bene dallo spendere anche solo una parola di ringraziamento per quei complimenti.

Invece, professionalmente parlando, una campagna che ha fatto e di cui si è detto molto fiero è “Toglietemi tutto ma non il mio Breil”.

… frase che dopo tanti anni io aggiornerei così “Toglietemi pure il mio Breil, ma per favore non il mio futuro.”

Di seguito l’intera intervista rilasciata e pubblicata nella pagina social di Monica Rossi, clicca qui.