Manager e dirigenti sempre più colpite da molestie sul lavoro: quasi l’80% del campione intervistato ha subito molestie

Sette donne su dieci hanno subito molestie sotto forma di complimenti, allusioni e osservazioni sul proprio corpo che le hanno messe a disagio, mentre il 40% ha dovuto affrontare contatti fisici indesiderati e il 43% ha ricevuto avance esplicite. Questi dati sono ancora più inquietanti quando si considera che riguardano anche donne in posizioni manageriali, con un significativo aumento di casi.

Secondo l’OMS, la violenza di genere coinvolge circa un terzo delle donne in tutto il mondo, senza distinzione di appartenenza socio-culturale. Si tratta di un fenomeno drammatico che si manifesta in diversi contesti sociali, dall’ambiente domestico alla scuola fino al lavoro, luoghi cruciali per la costruzione dell’identità e del benessere individuale.

Particolarmente preoccupante è il quadro che emerge sul fronte lavorativo, come evidenziato dalla Survey L.E.I. (Lavoro, Equità, Inclusione) 2024 condotta dalla Fondazione Libellula per indagare la violenza di genere e le discriminazioni in Italia.

I risultati del sondaggio, presentati presso la sede milanese della naturetech company italiana 3Bee, rivelano che circa il 70% delle 11.201 donne coinvolte ha subito molestie, ricevendo complimenti, allusioni e osservazioni sul proprio corpo che le hanno messe a disagio. Un altro dato allarmante è che circa il 70% ha ascoltato battute sessiste o volgari sul posto di lavoro. Inoltre, il 40% ha subito contatti fisici indesiderati, registrando un aumento significativo rispetto al 2022 (+81%), mentre il 43% ha ricevuto avance esplicite indesiderate e il 27% ha segnalato richieste e comportamenti di natura sessuale non graditi o non sollecitati.

I dati relativi alle donne in posizioni manageriali sono ancora più allarmanti: il 77% delle manager e il 75% delle dirigenti ha subito commenti sul proprio corpo che le hanno messe a disagio. Inoltre, il 79% delle dirigenti e il 76% delle manager ha registrato battute sessiste o volgari verso altre donne, superando la media generale del 70%. Per quanto riguarda i contatti fisici indesiderati, la percentuale media del campione (40%) aumenta al 47% per le dirigenti e al 54% per le imprenditrici.

Un aumento significativo si riscontra anche nelle avance esplicite indesiderate (43%), delle quali sono state vittime il 64% delle imprenditrici e il 54% delle dirigenti, e nelle richieste di natura sessuale non gradite o non sollecitate (27%), coinvolgendo rispettivamente il 45% delle imprenditrici e il 35% delle dirigenti.

Esistono due ipotesi che potrebbero spiegare i dati peggiori riguardanti le donne con ruoli di potere: la consapevolezza della situazione o la soggezione a comportamenti depotenziatori dovuti al ruolo occupato, come se fossero “rimesse al loro posto di donna”. Quest’ultima ipotesi trova conferma nel dato secondo cui l’88% delle dirigenti e delle manager osserva una progressione professionale più rapida degli uomini rispetto alle donne.

La persistente discriminazione e molestia sul posto di lavoro nei confronti delle donne con ruoli di potere evidenzia un grave problema culturale e strutturale in Italia, che si colloca costantemente all’ultimo posto in Europa per quanto riguarda la parità di genere.