Harvard Business Review: processi decisionali migliori se le donne sono nei cda

Da un recente studio di Harvard Business Review è emerso che la presenza di donne nei consigli di amministrazione influisce positivamente sull’andamento dei cda. La Harvard Business School ha condotto interviste con amministratori, uomini e donne, in un campione di oltre 200 società quotate nelle principali Borse negli Stati Uniti e in Europa. Dagli studi è emerso che le donne consigliere arrivano alle riunioni attente alle loro responsabilità e ben preparate, oltre al fatto che le donne direttrici non sono timide nel riconoscere quando non sanno qualcosa, ma sono più disposte a fare domande, cercando di mettere le cose sul tavolo. Le donne consigliere vogliono che il cda prenda le migliori decisioni possibili. Lo studio, tuttavia, non consente di misurare gli effetti sulla performance aziendale. Questi dati tuttavia non consentono di misurare gli effetti sulla performance aziendale. Tuttavia, Claudia D’Arpizio, senior partner di Bain & Company evidenza come in Italia le donne CEO siano solo il 4%, nonostante i passi avanti.

La diversità di genere nei team di gestione aziendale riveste un ruolo critico nella determinazione delle performance aziendali. Le aziende che vantano management team diversificati hanno una probabilità significativamente maggiore, pari al 45%, di registrare una crescita nella quota di mercato. Questo dato sottolinea il legame diretto tra diversità e successo aziendale. Inoltre, le aziende con team di gestione inclusivi e diversificati hanno dimostrato di avere una probabilità cinque volte superiore di innovare rispetto a quelle meno diversificate.

Nel contesto attuale le donne sono più propense degli uomini a interrompere il proprio percorso a circa metà carriera, spesso a causa della sovrapposizione con responsabilità familiari. E sebbene circa il 90% delle donne desideri tornare a lavorare dopo la maternità, solo il 40% lo fa effettivamente.