Consiglio Nazionale delle Ricerche: 1 donna su 2 vittima almeno una volta di violenza

L’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) attraverso lo studio Ipsad, Italian Population Survey on Alcohol and Other Drugs, ha condotto un’analisi che nel 2022 ha coinvolto 5mila residenti in 100 comuni.

Del campione analizzato, oltre 2,5 milioni di donne (10,1%) riferiscono situazioni di violenza psicologica e 80.000 (0,3%) le vittime attuali di violenza fisica. A subire episodi di violenza sono soprattutto donne sotto i 60 anni con un livello di istruzione medio-alto, un lavoro e un reddito medio, coniugate o conviventi, e oltre la metà ha figli. Le donne che hanno subito forme di violenza, avvertono uno stato di malessere personale. Questi atti vengono perpetrati soprattutto da conoscenti/amici (34,2%), da familiari conviventi (25,4%) e dal partner (25,1%). A commettere violenza fisica sono soprattutto familiari conviventi (46,9%) ed ex partner (35,6%). Rimangono comunque poche le donne che agiscono denunciando l’accaduto, nonostante il forte impatto che tali violenze assumono nella gestione della quotidianità perché, ad esempio, il 50,3% afferma che l’atto non era perseguibile per legge; il 16,6% dice di aver perdonato o giustificato il proprio aggressore; l’11,3% non voleva più pensare più all’accaduto; il 9,8% non ha denunciato per vergogna; il 7,1% per paura dell’aggressore, il 6,8% per sfiducia nel sistema giudiziario e il 6,6% per paura di non essere creduta.